di Allessandro Romito
Vocazione di ogni artista è trasmettere un messaggio che, nel caso di AB, avviene attraverso un valore estetico di obiettiva bellezza, rara, a mio parere, da trovare nell’arte contemporanea.
E’ questa l’arte di Adriano Buldrini, una riflessione ipnotica in cui si viene coinvolti guardando le sue opere; un messaggio nascosto che, nell’ intenzione dell’artista, deve essere trasmesso senza alcuna istruzione preconcetta.

Alessandro: Adriano, come potremmo definire la sua arte, il suo messaggio
Adriano: Definisco il mio messaggio esperienza e lo chiamo “settimo senso”.
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Alessandro: Ogni spettatore può raggiungere questa esperienza?
Adriano: sentire qualcosa di coinvolgete è certamente possibile ma sviluppare “il settimo senso”, è percepire l’unione dell’essere umano con l’essere divino; ovvero una coscienza universale, l’ appartenenza carnale a quella spirituale come unità indivisibile tra tutto il creato.
Alessandro: qual’è il fine del suo messaggio artistico?
Adriano: nessun compito didattico, il mio unico fine è l’induzione al dubbio, alla curiosità e ancora meglio al porsi una domanda.
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Alessandro: quale domanda?
Adriano: l’uomo è solo carne? O è coscienza universale in cui ogni cosa è connessa?
Nell’ assenza di risposte dell’arte contemporanea, riconosco in Adriano Buldrini la vocazione al dono che lo rendono un artista completo; memoria e conoscenza della tradizione pittorica antica, reinterpretata come processo di identificazione personale prima e veicolo di informazione dopo.